Gli oli come medium
L’olio è un legante fondamentale per quanto riguarda la composizione dei colori, appunto, “ad olio”.
La sua viscosità gli permette di amalgamarsi bene con i pigmenti in polvere e rende le pennellate più fluide. Altre caratteristiche sono quelle di conferire brillantezza e luminosità ai colori e aumentare la trasparenza.
Infatti, l’olio, che è già contenuto nei tubi, può essere aggiunto ulteriormente per aumentare la trasparenza nel caso si volessero fare le velature o lavorare con qualcosa di più piatto, meno corposo.
In commercio possiamo trovare diversi tipi di oli e ognuno ha le sue caratteristiche, cosicché ogni artista abbia la possibilità di scegliere in base alle proprie esigenze e al proprio stile pittorico.
Per esempio:
L’olio di semi di lino, il più diffuso tra gli oli usati come medium, ha una buona essiccazione, aumenta la brillantezza e lucentezza del colore ma tende ad ingiallire in particolare con i colori bianchi e blu.
L’olio di noci ha una siccatività media, aumenta la brillantezza e non ingiallisce i colori.
L’olio di papavero e l’olio di cartamo sono oli più pregiati, seccano più lentamente, aumentano la resistenza alla luce e non ingialliscono.
L’Olietto è un mix di Olio di lino e trementina, ha le stesse caratteristiche dell’olio di lino ma una siccatività più lenta.
L’olio di lino Artisan ha la particolarità di essere idrosolubile.
Ovviamente si possono usare anche altri tipi di oli o solventi per diluire i colori, nessuno vieta di usare altro, l’Arte è libertà anche in questo.
Per esempio, alcuni usano l’olio di semi del supermercato per allungare i colori, ma bisogna tenere presente che gli oli sopra citati sono stati ideati appositamente per essere usati nel campo della pittura artistica, mentre l’olio del supermercato...serve a friggere le patate!
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