I nomi dei colori

person Pubblicato da: Toto list In: Curiosità Data: favorite Visualizzazioni: 2809

Iniziamo subito distruggendo tutte le certezze che avevamo:
i nomi dei colori che troviamo scritti sui tubetti non indicano univocamente la tonalità del colore contenuto.
Infatti, in base alla marca o alla linea sono presenti colori che hanno lo stesso nome ma tonalità diverse, e soprattutto perchè sono composti da pigmenti diversi. 

Consideriamo, ad esempio, il Verde Vescica.
Nei colori ad olio Maimeri Classico il Verde Vescica 358 è composto da PR101, PY42, PG7: quindi un pigmento rosso, uno giallo e uno verde.
Nei colori ad olio Maimeri Artisti il Verde Vescica 358 è composto da PG7, PY83, PR83.
L' acquerello Maimeri Blu Verde Vescica 358 è composto da PG17, quindi un solo pigmento verde.
Il Daler Rowney Graduate Oil Verde Vescica 375 contiene PY73, PB15, un giallo e un blu.
L'acquerello W&N Professional Sap Green 503 è composto da PG36 e PY110, un pigmento verde ed uno giallo.

Come possiamo vedere anche nell'immagine sopra, hanno tutti lo stesso nome, nel caso dei Maimeri hanno anche lo stesso codice identificativo, ma tutti hanno pigmenti diversi all’interno e ovviamente, tonalità diverse, simili ma non uguali.

Chiaramente, usando questi colori nelle mescolanze, otterremo risultati differenti perché uno contiene un pigmento blu, l’altro un rosso, l’altro ancora un giallo, che mischiati con altri colori avranno reazioni e risultati diversi.

Il motivo di ciò è dovuto al fatto che il nome del colore viene assegnato dal produttore a sua discrezione, probabilmente in base al costo dei pigmenti, e quindi non si rifà a una tonalità precisa dello spettro visibile o dell’indice dei colori.

Dunque, se io creo la mia miscela con gli stessi pigmenti e nelle stesse proporzioni del Verde Vescica Maimeri Classico, posso chiamarla come mi pare, anche Verde Muffa o Giallo Peppinello.

I nomi dei pigmenti invece sono univoci: possiamo essere sicuri che PG17 è uguale per tutti, stesso colore e stessa tonalità. 

Ok, sono colori differenti con lo stesso nome. Ma perché si chiama Verde Vescica?

Verde Vescica

Originariamente, questo colore era composto da un pigmento di origine vegetale derivato dal pruno nero, un albero cespuglioso e spinoso dalle foglie di un verde intenso.
Alla sostanza ottenuta dalla macinazione delle foglie di questa pianta veniva mescolata della gomma arabica, che una volta evaporata conferiva al composto densità e corposità.
Tale mistura veniva poi conservata nelle vesciche di maiale, dalle quali trae il particolare nome di verde vescica.

Nero d’Avorio

Ma l’avorio non è bianco? Si.
Questo colore ha origini preistoriche.
Il pigmento che compone il nero d’avorio, così come il nero d’ossa (Pbk9), deriva appunto dalla carbonizzazione delle ossa di elefanti o bovini, che venivano bruciate e polverizzate per ottenere questo pigmento nero e molto coprente.

Giallo di Napoli

Riguardo l'origine del nome di tale colore vi sono pareri discordanti:

Alcuni affermano che il nome derivi dal tufo con il quale sono state fabbricate gran parte delle costruzioni Partenopee.
Altri associano il giallo con Napoli in riferimento ai colori dello stemma (giallo e rosso) che gli Aragona scelsero per rappresentare la città.
Altri ancora collegano Napoli al giallo perché è la città del sole!
In realtà questo colore ha origine molto antiche, egizie e mesopotamiche, tanto che al tempo si chiamava giallo egizio. Si suppone che esso sia arrivato nelle terre del Vesuvio tramite dei mercanti egizi che importarono le loro ceramiche decorate. Da quel momento è stato adottato dai partenopei e rinominato Giallo di Napoli.
In qualche modo, la divinazione del dio Sole degli egizi è strettamente collegata alla città del sole! 

Blu Oltremare

Colore composto principalmente da lapislazzuli, minerali che venivano estratti in paesi orientali, come Siria ed Egitto, ed importati in Europa da queste terre che nel medioevo erano chiamate appunto “oltremare”.


Rosso di Marte

Questo colore non è di provenienza aliena, ma il suo nome richiama appunto il suolo di Marte che, ricco di ossidi di ferro, assume questa colorazione rossastra, al punto da essere soprannominato “il pianeta rosso”.
 

Nero di Marte 

Come per il rosso, anche il nome del nero di Marte è un tributo al pianeta, che a sua volta è un tributo al dio della guerra: Marte.
Questo colore è composto da pigmenti neri e ossidi di ferro che gli conferiscono quel “calore” in più rispetto ad altri neri.

Caput Mortuum

Detto anche “testa di morto”, è un colore marrone tendente al violetto. Il suo nome deriva dalla chimica antica e significa “residuo da cui nulla può essere estratto” e veniva usato dagli alchimisti per indicare i residui dell’ossido di ferro rimasti nelle ampolle dopo la distillazione.
Nell’ antichità i prodotti volatili nelle distillazioni venivano considerati come uno spirito, mentre i residui di materia come dei corpi senz' anima. Da qui il nome Caput Mortuum.


Bruno di Mummia

Colore di un marrone ambrato simile all'ocra. La sua origine (macabra) proviene dall'antico Egitto. Il colore veniva infatti preparato macinando le bende delle mummie e mescolando la polvere ottenuta con una resina e mirra. Era un colore difficile da trattare perchè molto grasso, caratteristica che poteva andare ad alterare gli altri colori, ma che comunque non andò a influire sulla diffusione del colore nei tempi. Oggi, per conferire l'aspetto ambrato si usa l'ematite, materiale più economico e di facile reperibilità rispetto alla sacrilega profanazione delle tombe dei defunti.


Bruno Van Dyck, Verde Hooker, Grigio Payne

Questi colori prendono il nome dagli artisti che li hanno realizzati e ne hanno fatto largo uso nelle loro opere.

Blu di Prussia, Blu di Berlino, Terra di Siena…

Prendono il nome dalla località di provenienza del pigmento o dal posto dove sono stati ideati.

Ci sono altri colori di cui vorresti conoscere l'origine? Hai qualcosa da raccontare riguardo l'origine di un colore?

Se si, faccelo sapere scrivendo nei commenti.

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